[...] , quando in materia di distribuzione di reddito, noi ci occupiamo di aumento di produttività, ci occupiamo, rispetto al risparmio normale che dà un [...]
[...] nella distribuzione del reddito, ma un prevalente aspetto monetario e antinflazionistico. in altri termini, in quelle economie di pieno impiego e di [...]
[...] fattori del reddito o gli elementi che concorrono alla distribuzione del reddito, è un problema importante della politica di programmazione in ogni [...]
[...] il principio che vi può essere una differenziazione di reddito non solo nel campo del profitto, ma anche nel campo del salario, e a questa [...]
[...] distribuzione del reddito che concretamente si verificano nel paese. d' altronde , lasciatemi dire che fin dai tempi di Salvemini questo problema è stato [...]
[...] posto in luce. quando Salvemini rilevava l' esistenza di un certo accordo, in certe zone dell' Italia, per la distribuzione del reddito e che questo [...]
[...] correggere la distribuzione del reddito. il passaggio da una politica tradizionale di qualunque governo, anche conservatore, per intervenire in zone di [...]
[...] , continuiamo in una certa politica di distribuzione del reddito, possiamo tornare alla situazione del 1962, ad avere cioè fenomeni inflazionistici in un [...]
[...] , ma noi presupponiamo uno sviluppo del nostro reddito nazionale , e possiamo quindi pensare di risolverli. so anche che i residui passivi sono [...]
[...] reddito nazionale . nel 1950 avevamo un prodotto netto ai prezzi di mercato di 7.695 miliardi. si calcola che nel 1955 avremo un prodotto netto di 11.536 [...]
[...] reddito nazionale, dal punto di vista monetario vi può essere una certa tranquillità. per quanto riguarda la bilancia dei pagamenti (l' onorevole [...]
[...] , notiamo che il reddito nazionale dal 1954 al 1955 è aumentato del 7 per cento , la produzione industriale dell' 8-9 per cento , il costo della vita [...]
[...] Vanoni — dall' accrescimento del reddito nazionale , dallo sviluppo dell' esportazione e della nostra economia. ma, a questo punto, sgombrato il terreno [...]
[...] degli USA l' imposta sul reddito nazionale pesava per il 50,6 per cento e l' imposta sul reddito delle società per il 34,5 per cento ; nella Svezia l [...]
[...] ' imposta cumulativa sul reddito e sulle società pesava per il 40,8 per cento ; nel Regno Unito per il 49,3 per cento ; in Olanda per il 32,2 per cento [...]
[...] adesso l' onorevole Cantalupo, che noi siamo un paese a reddito molto basso. ma siamo anche un paese ad alta disoccupazione. il fatto di avere i redditi [...]
[...] procacciamento individuale di un maggiore reddito, nell' affermazione di criteri utilitari individuali, singolari, noi non troviamo la chiave per la [...]
[...] punto di vista , è evidente che gli aspetti congiunturali acquistano minore importanza, perfino quando si tratta di accrescimento del reddito nazionale [...]
[...] stessa cosa perché ha affermato che prevede certi sviluppi del reddito capaci di consentirci la soluzione di problemi limitati. infatti, quando ella [...]
[...] economia di piena occupazione, come in Inghilterra e negli USA, si può avere uno sviluppo economico e del reddito che può condurre a certi risultati [...]
[...] medaglia — ha essenzialmente carattere di pura previsione: il piano, cioè, parte da una certa ipotesi di sviluppo del reddito nazionale , estrapola da [...]
[...] questo dato di partenza, le quote di reddito nazionale che vanno al risparmio forzato, attraverso l' imposizione fiscale, o al risparmio volontario, e su [...]
[...] e programmatica che ci ha presentato qualche mese fa, ha preso bensì atto di alcuni elementi quantitativi positivi (sviluppo del reddito nazionale [...]
[...] dirimente è costituito dalla distinzione che nella Nota aggiuntiva si fa tra « impieghi produttivi » e « impieghi sociali » del reddito. rispondo al [...]
[...] sviluppo. spontaneo, con un aumento del reddito fino all' 8 per cento , e che in questo sviluppo quantitativo mancava la scelta qualitativa. è esatto [...]
[...] . devo dire che dal punto di vista puramente quantitativo, ci troviamo di fronte a fatti imponenti. quando il reddito nazionale aumenta dell' 8 per cento [...]
[...] un certo punto ci siamo vantati che il reddito nazionale era aumentato del 5,3 per cento , quando abbiamo molto disdegnato l' 8 per cento . perché [...]
[...] questo? perché, nelle contraddizioni in cui ci veniamo trovando, ci aggrappiamo al fatto che il reddito aumenta, sia pure quantitativamente. ma questa non [...]
[...] che il reddito nazionale è aumentato nel 1954, nel 1955, nel 1956, che gli investimenti sono aumentati e così pure i consumi, posso apprezzare lo [...]
[...] che mentre dal 1950 al 1956 il reddito da lavoro dei dipendenti dell' industria è aumentato dell' 87,8 per cento e il reddito da lavoro nelle attività [...]
[...] terziarie (trasporti, commercio, ecc), del 76,5 per cento , il reddito da lavoro dei dipendenti dall' agricoltura è aumentato solo del 19,5 per cento [...]
[...] rappresentato dall' aumento limitatissimo del reddito da lavoro in agricoltura, rispetto all' aumento degli altri redditi da lavoro, a non parlare [...]
[...] periodo prebellico alquanto maggiore di quello dell' analogo reddito negli altri settori dell' attività economica privata. occorre inoltre rilevare che l [...]
[...] possono servire, noi ci siamo applicati a calcolare che cosa sarebbe avvenuto del nostro reddito nazionale se avessimo conservato il ritmo di sviluppo [...]
[...] degli anni, ad esempio, 1967 e 1968, che non sono stati anni mediocri, onorevole Riccardo Lombardi. mi pare che nel 1967 il nostro reddito nazionale è [...]
[...] tasso di incremento medio dei due anni indicati, del 6,60 per cento cioè, noi disporremmo adesso, a prezzi 1972, di 15 mila miliardi in più di reddito o [...]
[...] essere mortificata entro questi calcoli di valore potenziale. ma 15 mila miliardi sono qualche cosa. la differenza tra il reddito realizzato dal 1969 al [...]
[...] 1972 e il reddito potenziale come sopra calcolato doveva essere proprio di 15 mila miliardi? dovevano le forze politiche economiche e sindacali [...]
[...] operato nel modo seguente. abbiamo detto: il paese cresce, quindi aumenta il reddito, e noi aumentiamo le spese correnti . ma il paese attualmente [...]
[...] ' andamento del reddito netto per abitante dal 1951 al 1959 e preso per base il reddito del 1951, perviene a queste cifre: nell' Italia settentrionale l [...]
[...] ' aumento del reddito è stato del 59,24 per cento ; nell' Italia centrale del 75,86 per cento ; nell' Italia meridionale del 53,38 per cento ; nell [...]
[...] ' Italia insulare del 57,32 per cento . risulta da tali cifre che le percentuali di incremento del reddito nel Mezzogiorno e nelle isole non sono rimaste [...]
[...] stessa percentuale di incremento, ma poiché la base di partenza, costituita dal reddito del 1951, era nel Mezzogiorno e nelle isole estremamente bassa [...]
[...] pressione della capitale e l' espansione del reddito in essa finiscono per far notevolmente aumentare l' indice per tutta l' Italia centrale. questo [...]
[...] per altro non costituisce un segno positivo, perché molte volte, sotto queste cifre di incremento del reddito nel centro e nel Mezzogiorno d' Italia [...]
[...] dell' economia che porterà quel paese a raddoppiare il suo reddito. da sette anni noi discutiamo dello schema Vanoni, senza ancora applicarlo [...]
[...] classe lavoratrice , noi creiamo un presupposto per cui le condizioni privilegiate finiscono col ridurre le possibilità di reddito da lavoro. qui le [...]
[...] del reddito nei settori direttamente produttivi e nel settore pubblico ? voi sapete che da alcuni anni non solo abbiamo avanzato l' esigenza che la [...]
[...] protagonisti del processo di sviluppo stessero a controllare la formazione e la distribuzione del reddito. abbiamo certamente fatto dei progressi in [...]
[...] formazione e della distribuzione del reddito; al punto in cui bisogna decidere fra consumi attuali, investimenti e consumi futuri. è qui che si [...]
[...] reddito. se la politica di programmazione non è questo, secondo me non è niente e può dar luogo veramente ad amare sorprese nell' avvenire. noi ci possiamo [...]
[...] negli anni precedenti e che il reddito nazionale rispecchiasse queste condizioni di ascesa del nostro sistema produttivo . osservo che bisogna stare [...]
[...] attenti alle previsioni di sviluppo ininterrotto del reddito nazionale . comunque, vi sono condizioni per cui si può assicurare uno sviluppo [...]
[...] le prevedibili maggiori possibilità finanziarie dello Stato, supposto che il reddito nazionale continui ad aumentare al ritmo previsto, dovranno in [...]
[...] in un certo sviluppo della nostra situazione economica , del nostro reddito; il ridimensionamento di certi tipi di spesa e se queste sono necessarie [...]
[...] inteso fare un processo ai sindacati, ma ho voluto semplicemente dire che l' accertamento delle situazioni di sviluppo economico e di reddito [...]
[...] distribuzione del reddito, il grande fatto della programmazione si completa in tutti i suoi aspetti. quando censuriamo questi provvedimenti anticongiunturali [...]
[...] formazione e distribuzione del reddito, perché non gli consentiamo di fare una politica dei redditi . non possiamo quindi accusare il Governo di prendere [...]
[...] Governo cui si toglie la possibilità di una manovra alla radice del reddito, costringendolo a colpire nella fase finale dei consumi. cosa deve fare il [...]
[...] darà il mercato per questo consolidamento? quale tendenza manifesterà per gli investimenti a reddito fisso di fronte a quelli a reddito variabile? che [...]
[...] stanno pareggio. i gruppi monopolistici vanno colpiti senza dubbio. ma se il problema si considera in termini di reddito, quello che si può trarre con [...]
[...] considerazione dei problemi finanziari non basta. i problemi della produzione e del reddito nazionale e quelli della bilancia dei pagamenti sono [...]
[...] e quando le avevamo. se il reddito aumenterà del 5 per cento all' anno e nel 1952 del 15 per cento , ma quello che separa le due zone di vita italiana [...]
[...] anno di alta, anzi eccezionale espansione congiunturale, tenendo presente che il reddito nazionale , di 20.975 miliardi di lire correnti, è aumentato [...]
[...] per cento contro un aumento medio del 5,8 per cento del periodo 1950-60. anche rispetto a tutti i paesi occidentali, il reddito ha segnato incrementi [...]
[...] seconde hanno toccato un valore equivalente ad oltre il 17,5 per cento del reddito nazionale lordo. passando all' aspetto finanziario del bilancio [...]
[...] rispetto al primo quadrimestre dell' anno precedente (245 miliardi). le emissioni di valori mobiliari a reddito fisso sono ammontate a 366 miliardi [...]
[...] mantenersi strettamente collegata allo sviluppo del reddito. se questo, onorevoli colleghi , è il quadro congiunturale, sia per quanto riguarda il [...]
[...] finanziario , in relazione all' espansione del reddito nazionale : se l' elaborazione di questa parte del piano fosse trascurata, non assicureremmo al [...]
[...] comparativamente al suo reddito nazionale , ed anche in cifre assolute, ha il maggior disavanzo di cassa tra i paesi industrializzati . questa prima [...]
[...] una impostazione seria ed esatta di questo problema: l' aumento del reddito nazionale, l' aumento delle possibilità economiche del paese, le quali [...]
[...] non possiamo risolvere il problema della disoccupazione senza un sacrificio che tocchi tutte le classi sociali in proporzione al reddito di ognuna [...]
[...] scelta che sia determinata dalle preesistenti condizioni professionali, sociali e di reddito delle famiglie da cui essi provengono. ci sembra che in [...]
[...] queste tratte? noi stiamo convertendo uno Stato che deve redistribuire un reddito attraverso un sistema economico vivo e in ascesa in uno Stato [...]
[...] di lavoro dipendente e redditi di lavoro indipendente. essi si sono sviluppati in maniera tale che molte volte il maggiore reddito ha premiato il minor [...]
[...] impegni strutturali e di una politica dei redditi che tocchi tutte le forme di reddito, i sindacati trattino della dinamica salariale non sul puro [...]
[...] completamente il tasso di inflazione . i sindacati sanno che quando si va al di là di un certo reddito, se il tasso di inflazione non è coperto dalla scala [...]
[...] un altro problema, onorevoli colleghi , su cui dobbiamo essere chiari. l' onorevole Amendola ha citato le differenze di reddito in atto nel nostro [...]
[...] più di recente è stata una relazione del professor Saraceno, presidente del comitato per lo sviluppo dell' occupazione e del reddito, ad affrontare [...]
[...] di sviluppo , di accrescimento del reddito, con capacità di risolvere problemi che hanno importanza molto maggiore per l' avvenire del popolo italiano [...]
[...] politica dei redditi , non abbiamo inteso riferirci soltanto ai salari, ma a tutto il campo della produzione del reddito); ma quando l' opposizione di [...]
[...] onorevoli Ferrari Aggradi , Ripamonti, Donat-Cattin, Scalia, Aurelio Curti dall' altra hanno detto: noi non cerchiamo solamente l' aumento del reddito [...]
[...] condizioni di sviluppo, di distribuzione del reddito, senza di che programmare non è niente. è quello il traguardo obbligato. io metterei in guardia la [...]